I tumori cerebrali sono masse composte da cellule di varia origine che si sviluppano nell’encefalo: colpiscono il sistema nervoso centrale, quindi l’encefalo, midollo allungato e cervelletto. In Europa sono diagnosticati in media 5 casi all’anno di tumori primitivi dell’encefalo ogni 100.000 abitanti
Si possono suddividere in:
tumori primitivi, che si sviluppano direttamente nel tessuto nervoso centrale,
tumori secondari, o metastasi, che prendono origine da tumori che crescono in altri organi (tra cui il polmone o la mammella) e che poi metastatizzano al tessuto nervoso cerebrale.
Sintomi
Il mal di testa è il sintomo più comune ed e’ legato all’effetto massa del tumore all’interno della scatola cranica. La presenza di forti mal di testa in un paziente che non ha mai sofferto di cefalea è un sintomo caratteristico, specie se la cefalea e’associata a nausea e vomito). In pazienti che già soffrivano di cefalea, un aumento di intensità e frequenza degli attacchi può essere un segno della presenza di una lesione all’interno del cranio. Un altro sintomo sono le crisi epilettiche e problemi alla vista, tipo offuscamento, sdoppiamento della visione o perdita della visione periferica.La nausea ed il vomito, perdite di memoria e confusione mentale, con disorientamento spazio-temporale possono essere frequenti.Poi ci possono essere altri tipi di disturbi, come il disturbi del movimento, disturbi della sensibilità, disturbi nella comprensione del linguaggio, disturbi dell’equilibrio, cambiamenti nel comportamento e personalità instabile, etc.
Trattamento
Chirurgia
La chirurgia è fondamentale nel trattamento dei tumori cerebrali, ma non è sempre possibile, in quanto dipende dalla sede/localizzazione della lesione e dai rapporti di quest’ultima con le strutture vascolari e nervose circostanti. L’obiettivo della chirurgia è quello di asportare il maggior volume possibile della neoplasia cerebrale, con lo scopo di avere una diagnosi istologica e nel contempo migliorare la qualità di vita del paziente. In alcuni casi, la completa rimozione chirurgica del tumore non e’ possibile per la localizzazione della neoplasia nelle aree cerebrali cosiddette nobili; in alcuni casi, l’asportazione potrà essere solo parziale (per evitare deficit neurologi invalidanti e permanenti).
Radioterapia
La radioterapia stereotassica o la radiochirurgia permettono di inviare dosi di radiazioni molto in una o poche sedute (solitamente in 2 – 3) direttamente sul tumore o il suo residuo dopo l’asportazione chirurgica parziale. La radioterapia viene spesso eseguita dopo l’intervento chirurgico, con lo scopo di colpire il residuo neoplastico, all’interno di un’ area ristretta individuata dal computer grazie alle informazioni ottenute attraverso la risonanza magnetica postoperatoria, permettendo così di risparmiare quasi totalmente i tessuti sani circostanti.
Chemioterapia
La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci che hanno la capacità di inibire la crescita e la divisione cellulare delle cellule tumorali, causandone la morte. Tali farmaci possono essere somministrati per via orale o per via endovenosa, e possono essere associati a trattamenti radioterapici. La scelta del farmaco chemioterapico dipende dal tipo di tumore cerebrale e dal quadro clinico generale del paziente.
Questa informazione viene fornita solo a fini educativi e non deve essere considerata un consiglio medico. Non è stata presentata per sostituire il giudizio clinico indipendente del medico sull’appropriatezza ed i rischi della terapia riguardanti il singolo paziente.