La neuronavigazione è uno strumento che permette di effettuare la ricostruzione tridimensionale delle immagini neuro-anatomiche (TC o RM), di sincronizzare tali immagini con la forma reale del paziente stesso, e di visualizzare dinamicamente il rapporto tra la posizione di vari tipi di strumenti e le strutture anatomiche circostanti. La neuronavigazione viene effettuata allo scopo di individuare le possibili vie di accesso al cervello oppure, durante un intervento, di provvedere rapidamente a eventuali modifiche delle modalità dell’intervento chirurgico. La neuronavigazione è uno strumento che nella fase preoperatoria permette al neurochirurgo di comprendere l’esatta forma anatomica del cervello del paziente, e il rapporto tridimensionale della area (ad esempio il tumore cerebrale) che va sottoposta a intervento chirurgico con le regioni cerebrali sane limitrofe, permettendo così una pianificazione più sicura dell’intervento chirurgico.
Durante l’intervento, la neuronavigazione ha lo scopo di “guidare” la mano del neurochirurgo nell’utilizzo di specifici strumenti, di conservare la corretta posizione rispetto a specifiche aree identificate come bersagli, di verificare, ad esempio durante l’asportazione di un tumore, lo stato di avanzamento e il raggiungimento del tessuto cerebrale sano adiacente al tumore asportato.
I principali impieghi della neuronavigazione comprendono: 1) neuro-oncologia: localizzazione e raggiungimento, per l’asportazione o per la biopsia, di neoplasie (tumori) di piccole dimensioni o localizzate in punti profondi o vicini ad aree funzionalmente “critiche”; 2) navigazione spinale: per il corretto inserimento delle viti nei peduncoli vertebrali nelle stabilizzazioni vertebrali con approccio posteriore.
Questa informazione viene fornita solo a fini educativi e non deve essere considerata un consiglio medico. Non è stata presentata per sostituire il giudizio clinico indipendente del medico sull’appropriatezza ed i rischi della terapia riguardanti il singolo paziente.